14-15 MAGGIO 2004
Il meeting – point era stato fissato alle ore 16 appena al di là del casello di ingresso dell’autostrada Napoli – Salerno, il nostro obiettivo era la mitica SS 163.
Giovedi 13 era stato tutto uno scatenarsi di giove pluvio, che aveva coinvolto sia la Capitale, da dove sarebbe partito Dario che Napoli luogo di partenza di Tore e Marco; anche la giornata di venerdi, a dispetto delle previsioni, era caratterizzata da brevi ma intensi rovesci; l’ora – X si avvicinava e le previsioni finalmente davano qualche possibilità di tempo immune da pioggia per le 18…ma, finalmente qualche dio si inteneriva e offriva uno squarcio di tempo sereno alle 15 e 30.
Questo era il messaggio tanto atteso: i nostri intrepidi tre, erano pronti alla partenza che avveniva alle ore 16 e 10 e via – tangenziale si prendeva l’autostrada A3:dopo qualche km, appena dopo Torre del Greco, il manipolo di motociclisti, veniva flagellato per qualche minuto da una pioggia battente ma il morale era alto e li sospingeva avanti.
Si percorreva la A3 fino al casello di Angri, da lì poi attraverso il famigerato valico di Chiunzi si arrivava alle 17 e 20 all’agriturismo Monte Brusara di Ravello. Venivamo accolti dalla ospitale padrona di casa e ci veniva affidata una camera con letto matrimoniale e letto singolo, bagno con doccia e terrazzino coperto con due sdraio. Si espletavano alcune necessità fisiologiche e per Dario anche un paio di sigarette.
Ci si lavava e cambiatisi di vestiti, perchè la temperatura era sensibilmente più rigida, andavamo verso il paese. Mentre raggiungevamo le moto parcheggiate scoppiava un altro piovasco, per fortuna breve; appena smesso di piovere andavamo a Ravello e parcheggiate le moto, dopo una breve passeggiata tappa d’obbligo al bar in piazza per un’aperitivo. Alle 19 e 30 lasciavamo Ravello e dopo 4 km raggiungevamo la mitica SS163 e dopo aver attraversato e rimirato Minori, Maior, Erchie raggiungevamo Cetara. Cetara, un borgo tranquillo di pescatori ci accoglieva; solo qualche indigeno ravvivava una serena atmosfera,due passi,il tempo di prenotare un tavolo al ristorante “acquapazza”,telefonate ai cari, una ennesima sigaretta e via a tuffarci tra gli aromi della cucina locale.
Il tavolo che avevamo prenotato era l’unico ancora disponibile, ordinavamo antipasti (tanti e squisiti) e tra i quali alcuni conditi con il gaurum (colatura di alici,n.d.r.) da noi tre per la prima volta apprezzato e tanto: ordinavamo contemporaneamente una bottiglia di Pallagrello bianco fontana vigna 2003 (terre del principe) e dopo come primi piatti ci arrivavano delle sontuose pappardelle alla bottarga “addizionate” con zucchine o con provolone del monaco,veniva ordinata una seconda bottiglia, un falerno del massico di moio..concludevamo poi con yogurt e pesca, mousse di fragoline e un dessert con cioccolato e gianduia….innaffiati da un passito tanit e un finocchietto che venivano, ahiloro, lasciati improvvidamente a tavola… Ci si alzava colmi di odori e sapori e si riprendeva la via del ritorno,facendo tappa per un caffè che insieme alla frescura della serata ci serviva a ridestarci da un dolce oblio. Alle 0,30 eravamo di nuovo a Ravello,in camera, e dopo qualche commento ci abbandonavamo tra le braccia di Morfeo.
Sveglia al bisogno,colazione alle 9 e 30 e una bella giornata di sole ci attendeva. Dopo colazione offerta dall’agriturismo (30 euro b&b, n.d.r.), a base di torta casalinga, marmellate (gelsi e arancia della casa) e provvidenziale caffelatte ci rimettevamo in moto e scendevamo di nuovo a mare per riprendere la SS163 ma in direzione opposta. Si attraversavano allora Atrani, Amalfi, Praiano dove si effettuava una sosta nel fiordo dell’africana, passeggiata lungo il mare,attraverso un incantevole camminamento e sosta per un caffè al bar-ristorante il pirata. si riprendeva alle 12 e 30 il viaggio che continuava con l’attraversamento di Positano e poi attraverso la SS145 si raggiungeva Meta di Sorrento, seconda tappa del tour eno-gastronomico-motociclistico-maschilista.
Sulla spiaggia di Alimuri ci accoglieva il ristorantino “La Conca”,proprio sulla spiaggia…e il sole e la spiaggia erano una grossa tentazione ma il nostro anfitrione ci blandiva e seduceva con dei mitici gamberetti (freschissimi!!) con sale e pepe e una bottiglia di greco di tufo…seguivano poi dei paccheri al ragù di pescatrice e melanzane grigliate alla maggiorana, bucatini in salsa di calamari e mousse di zucchine e gemelli con gamberi all’erba cipollina,pinoli tostati e salsa al basilico…..poi ancora con calamari ripieni su salsa di pomodorino del piennolo e broccoli saltati in padella, tagliata di manzo alle erbe aromatiche con galletta di spinaci e patate e filetto chianino rosolato con patate al rosmarino e salsa ai funghi croccanti….. il nocino e il caffè concludevano il tutto e il sole era sempre lì….abbracciavamo Antonio e via ancora sulle nostre moto… napoli,purtroppo, era oramai vicina…..
Tore Urciuolo
ROAD BOOK
La SS 163 La Costiera è senza dubbio lo scampolo di Mediterraneo più celebrato nel mondo. La si visita attraversando la vecchia carrozzabile tutta curve e panorami inaugurata da Ferdinando II di Borbone nel 1857, in tutto 50 km partendo da Vietri sul mare fino alla Punta della Campanella.La strada si infila tra paesaggi duri e dolci, allo stesso tempo: impressionanti dirupi a strapiombo sul mare si alternano a rassicuranti borghi di pescatori adagiati all’interno di anse naturali; sassi lasciano il posto a terrazzamenti rigonfi di limoni. La Costiera non è solo panorami da cartolina, ma anche l’occasione per gustare sapori unici. La Costiera Amalfitana è una bella strada di misto medio con asfalto discreto ma non è certo una strada dove poter spalancare l’acceleratore, troppo pericolosa in caso di caduta quindi il mio consiglio è di farla tenendosi ampi margini di sicurezza e di manovra.
La SS 145
La SS 145, quella della Costiera Sorrentina per intenderci, che faremo al ritorno, è un bel misto veloce con asfalto buono, per me vale lo stesso discorso di prima ovvero “Datece o’ gas tenendo collegato o’ cervello”.
La A3 (Castellamare di Stabia – Napoli) Questo tratto di strada piuttosto noioso ovvero “dritto” ma ci sarà utile per poterci fare riposare dai km percorsi
Il tragitto dell’andata Napoli – Ravello (via Angri – Valico di Chiunzi ) 53 km ( 23 km di autostrada ) ; tempo di percorrenza 1 h e 15′ circa
Sistemazione a Ravello Agriturismo Monte Brusara ( 30 euro b&b)
Il tragitto del Ritorno
Ravello – Meta di Sorrento 35 km ( 30 km di SS 163 ) ; tempo di percorrenza 57’ Meta di Sorrento – Napoli 46 km ( 18 km di SS 145 e 24 km di A3 ) ; tempo di percorrenza 41’