LA VIA DEL SALE CON LE XT500.
Organizzato dal Moto Club XT500 si è svolto, il 15 e 16 Settembre 2001, il 1° Alpi…Tour 2001, escursione sulle Alpi Marittime a bordo delle XT500. Le mitiche XT500, già “Regine del Deserto” si sono guadagnate con pieno merito anche il titolo di “Regine d’alta quota”.
Otto XT500, la più anziana del 1976 quella più giovane datata 1982 che insieme ai loro passeggeri hanno percorso circa 350 km di fuoristrada partendo da Limone Piemonte e percorrendo la antica Via del Sale.Lungo questa antico percorso si percorrono decine di chilometri a cavallo tra la Val Roja e la Francia immersi in una natura selvaggia ed incontaminata. Dopo avere superato colli e vallate, dal Passo del Garezzo, si è scesi in media Val Roja attraverso la suggestiva cittadina di La Brighe, per il necessario rifornimento di carburante. Dopo avere percorso per alcuni km le Gorges del fondovalle, quando ormai si era fatto buio ci si è “arrampicati” lungo profondi canyons per raggiungere l’altopiano dell’Authion.
In cima ad una vetta fortificata posta a quota 2100 metri si è stabilito il campo base e si sono piazzate le tende per trascorrere la notte sotto un meraviglioso cielo stellato ed un suggestivo panorama, scorgendo oltre le Alpi, Nizza e la Costa Azzurra..
Al mattino si è scesi a Sospel attraverso il famoso passo del Turini. Questa è la zona dei mastodontici forti centrali, imponenti bunkers abbandonati, silenziose sentinelle di un tempo che fu. Dopo avere esplorato per alcune ore il sottosuolo fortificato di un bunker della linea difensiva alpina Maginot, si è risaliti lungo la Val Roja fino a Tende. Da qui seguendo le indicazioni per Spegi si risale una fantastica strada militare ricca di tornanti e sterrati fino a giungere alla Baas di Peyrafica, spartiacque tra Italia e Francia.
Terminato il giro dei forti si ridiscende su Limone e poi Cuneo. Le XT500, si sono dimostrate ancora una volta valide e solide compagne di viaggio ed anche se i partecipanti non hanno tenuto conto dell’età delle moto strapazzandole a dovere, non hanno accusato il benché minimo problema ed hanno riportato a casa i loro “padroni” felici e contenti. Da segnalare solo un cavalletto perso, una catena spezzata, entrambi da sassi, ed una foratura (classico chiodo di 4 cm.). Per il resto, i continui e rapidi cambi di altura ed alcuni passaggi su sentieri molto dissestati, non hanno minimamente influito sul rendimento delle moto.
L’intero Alpi…Tour è stato ideato e reso possibile da Michele Tarabiono, amico, socio del moto Club ed insostituibile guida del gruppo.