5° MOTOSBORNISOTTO

26 Aprile 2008 903 views
7° MOTOSBORNISOTTO

“Sbornisotto: dal piacentino sburnisòt. Indica un convivio opulento con abbondanti libagioni e conseguente gozzoviglia.” (NdR) Ricorderemo l’edizione 2008 con grande nostalgia perchè è stata l’ultima occasione in cui siamo stati insieme ad Alex Zobel che purtroppo ci ha lasciato. L’esibizione della sua Mirteto Hillybilly Barbecue ha deliziato i presenti alla serata dello Sbornisotto. Alex sarai sempre con noi! Ore 10,00 del 22 Aprile 2007, risalgo sul furgone ed una domanda mi assale “… quanto ci mette a passare un anno?” Ore 07,00 del 25 Aprile 2008, il suono della sveglia annuncia che l’anno è passato. Per fortuna è di nuovo Sbornisotto! L’appuntamento con il Mastro è per le 09,00 sull’Aurelia, carichicata la moto sul furgone si parte. Arriviamo alle 14,30 a Pellegrino Parmense dove ci aspettano Massimo, Daniele, Sauro e Giuseppe. Loro, “i magnifici 4” , sono arrivati in sella alle xt e di chilometri ne hanno macinati parecchi. Scaricate le moto raggiungiamo assieme Fiorenzuola D’Arda dove siamo attesi dal gruppo dei Milanesi. Il programma per quelli del Venerdì prevede un tour delle Highlands piacentine. Alla testa della colonna di 12 XT500 Paolopabli ci guida tra tornanti e splendidi paesaggi. All’imbrunire si rientra, destinazione ristorante Mathis, dove “Pabli” ha organizzato la cena. Terminate le libagioni il gruppo si divide, c’è chi pernotta in loco, e chi rientra a Pellegrino. Il gruppo che non sosta a Fiorenzuola a serata inoltrata lascia il Mathis. Ci sono una trentina di chilometri da percorrere per raggiungere l’albergo. Il gruppo questa volta è guidato da Pisolo che ci riporta a nanna. Al mattino il piazzale dell’albergo brulica di attività. Ognuno effettua i controlli ordinari sulla propria xt, ci si scambiano chicche e dritte su come rimediare su come stringere un dado o su quale candela scegliere con il caldo. 

Esaurito il “pit stop” mattutino si riparte nuovamente per Fiorenzuola d’Arda. Giunti al Mathis un’aria di festa ci avvolge, con tanti ci si rincontra con altri è la prima volta, ma con tutti è come se ci si conoscesse da sempre. Anche questa volta l’organizzazione del Pabli è insuperabile e attenta ad ogni dettaglio. Arriva l’ora della partenza, abbiamo due alternative: seguire il Pabli per il giro sul bitume, o cercare di stare dietro al Corsaro per quello in fuoristrada. Immediatamente il rombo di 22 XT500 copre qualsiasi atro rumore, se ne sentono di tutti i tipi, da quelle gentili ed educate dotate di scarico originale e quelle più pepate che borbottano in sordina, un concerto unico ed irripetibile. Ognuno opta per il giro che ritiene più opportuno e si parte. La strada per giungere alla Galopera è un incanto, al pari del giorno precedente i luoghi sono bellissimi e molto divertenti da percorrere, unico compagno di viaggio il rombo della propria moto che si mischia con quella che ci precede e con quella ci segue dando vita ad un’unica sinfonia che si snoda lungo le curve. Arriviamo a destinazione, chi conosce la Galopera ammira in silenzio ed ascolta i commenti entusiastici di chi vi giunge per la prima volta. Qui gli amici di Paolo sono al lavoro sin dalla mattina, quando arriviamo non abbiamo alto da fare che approfittate dell’accoglienza e tra una birra ed una chiacchiera arriviamo all’ora di cena. Prima però assistiamo al work-shop tenuto dall’ottimo Pisolo su come dare nuova vita ad un carburatore partendo dalla pulizia esterna, passando per l’installazione di un kit di revisione e finendo con la regolazione del galleggiante della benzina.

 

Come per il giorno precedente il calar della sera ci annuncia che è giunta l’ora di cena. Troviamo posto in comode tavolate, dove sediamo gomito a gomito e gustiamo in compagnia le ottime pietanze, accompagnate da uno strepitoso Gotturnio ( …a Pà, mmazza quant’era bono!!!) Al termine della cena duello a suon di barzellette tra il Corsaro e Piero, altro amico di Paolo, una meglio dell’altra. Con le mascelle doloranti per il troppo ridere assistiamo alla performance dei Mirteto Hillybilly Barbecue, che ci lasciano a loro volta a bocca aperta per la bravura. La notte alla Galopera prosegue vivace, ma per me è giunto il momento di andare a dormire. La mattina di Domenica è destinata ai saluti. Caricate le moto sul furgone ogni scusa è buona per ritardare la partenza, so che dovrà passare un altro anno, ma ho una certezza: bello o brutto, crudo o cotto tra un anno sarà di nuovo Sbornisotto!

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