La mattina mi sono alzato presto ed ho iniziato la vestizione…. Non riuscivo a connettere con lucidità tanto che, per fare le solite cose, ci mettevo il doppio del tempo usuale. Comunque, alla fine, sono sceso in cortile, dove mi attendeva la mia XT classe 1981, fedele compagna da 22 anni… stamani, sabato 7 marzo 2009, ho una sorpresa per lei… un motoraduno con altre XT 500… il primo motoraduno in assoluto per tutti e due (anzi, per tutti e tre, perché anche la Gigia, moglie e compagna da molti anni, ci raggiungerà a Borgo a Moriano in treno per ragioni di salute..). L’aria è frizzante anzichenò, ed il freddo pungente si fa sentire sulle guance nonostante il sottocasco.. Sistemo il carico nel bauletto (antiestetico ma comodo), chiudo lo zaino, inforco la moto, e con una dolce pedalata la sveglio dal torpore mattutino ed il suo sommesso borbottio incomincia a dialogare piacevolmente con il mio udito…… Doppi guanti, sottocasco, visiera abbassata, tutto è pronto per la nostra prima avventura. Ore 8,45, Si parte. Ben presto lascio alle mie spalle una città ancora mezza addormentata e mi addentro in autostrada dove con tranquillità e solitudine giungo al punto di ritrovo e cioè al casello di Lucca est. Il tempo di pagare il pedaggio, e mi trovo a dialogare con due tipi dall’accento “straniero”: -Ciao, Daniele….. Paolo…. – piacere.. Pier Domenico… Non so cosa dire, non conosco nessuno, ma ci pensano loro a rompere il ghiaccio. Intanto arrivano altre XT e Leopoldo con il furgone e Pisolo in auto con il figlio Alessandro, dolce e mite ragazzo e poi Matteo e poi Sauro e Paolo e Margherita con il marito da Milano ed Alfredo da Prato….. ed infine Claudio che finalmente conosco di persona dopo tante telefonate. E’ emozionante partire tutti assieme per una escursione nell’entroterra pisano (a causa del rally del Ciocco, la arfagnana è inibita al traffico e quindi il Claudio ha dovuto cambiare programma…. ) La prima sosta, dopo qualche km, è in un bar fuori Lucca per l’aperitivo, poi via, tra stradine asfaltate che incominciano ben presto a farci salire decisamente di quota, tanto che il caldo della pianura viene sostituito dal fresco dell’altitudine. Ad ogni curva cambia il panorama, talvolta si passa tra gruppetti di case caratteristiche della zona ed ognuna di loro ti regala uno scorcio, un particolare, che rimane negli occhi e nel cuore. Una breve sosta presso una fontana per una bevuta, qualche scatto per ricordo e poi via fino al ristorante, dove prima di entrare ci facciamo quattro chiacchiere (e foto).
Il pranzo non lo descrivo perché gli assenti possano arrovellarsi nell’indovinare cosa ci pappiamo e trangugiamo con grande gioia delle nostre papille gustative, tra chiacchiere, battute e primi scambi di notizie personali e di tecnica XTiana… Poi alcuni ci salutano perché debbono rientrare mentre altri (Franco, Margherita con Max-Pisolo ed Alessandro ) rientrano a Palmata senza dimenticarsi di andare a prendere la Ginetta alla stazione di Lucca. (Vi sono debitore per questa gentilezza…. ); I rimasti decidono per un’escursione in mezzo ai boschi fino ad arrivare alla sommità dei monti pisani e così incomincia l’avventura tra sassi cunette e pozze d’acqua e fango che attraversano i sentieri segnati dal maltempo dei giorni scorsi. Il rombo caratteristico delle varie XT mi fa compagnia mentre prudentemente continuo a salire tra sbandate sobbalzi schizzi di mota e moccoli alla toscana durante quella che è la mia prima strada… “bianca”; non so quanto tempo è trascorso da quando siamo partiti dal ristorante (a me pare un’eternità) ma comunque arriviamo in vetta e qui si apre davanti agli occhi uno spettacolo nello spettacolo. Una decina di XT si stagliano contro un cielo blù dominando la vista sulla bella , verde, piana pisana fino al mare ed alle isole dell’arcipelago tosco-ligure. Il tempo di ristorarsi e giù, lungo l’interminabile discesa verso Calci… Si, caro Sciotatore, il Teo riesce a sporcare (solo un po’ a dire il vero) la moto e se stesso per una scivolata d’ala della sua mitica; purtroppo la preoccupazione di vedere come stanno (il Teo e la XT) non ci consente di essere sufficientemente lucidi per immortalare questo evento storico. Arrivati a Calci breve sosta al circolino per bevuta ristoratrice e poi da Alex. Io non conoscevo Alex, ma ho letto nel forum alcune notizie su di lui e sullo sgomento degli amici per la sua scomparsa così prematura ed inaspettata. Il piccolo cimitero, silenzioso e protettivo, custodisce gelosamente un amico ed i suoi ricordi … un groppo alla gola sale all’improvviso, tanto che debbo allontanarmi un po’ per non vedere i volti tesi che mi circondano. Mentre Paolo posa accanto ad altri oggetti, che ornano la tomba di Alex, un pistone di xt , alcuni bisbigliano una preghiera, altri un ciao sommesso. Ed usciamo per riprendere il cammino che ci porterà a Palmata per una cena incredibilmente suntuosa, gustosa, interminabile per merito dei cuochi eccezionali ed instancabili. Poi , dopo i brindisi di rito, i bimbi e quelli più anziani vanno a ninna al contrario delle Rocce che rimangono a discorrere del più e del meno fino a tarda notte, mentre le XT, una accanto l’altra nella notte gelida, riposano nel piccolo campino da pallavolo.
La mattina, dopo un graditissimo caffè (niente colazione per me a causa del balletto che l’abbondante prosciutto cotto al forno sta ancora facendo dentro il mio stomaco) riunione tecnica con smontaggi e rimontaggi vari. Qui vorrei sorvolare sulla figura di m… che il sottoscritto ha fatto quando il buon DanGrunf ha scoperto il perché la mia XT non si metteva in moto. Il fatto è che, per penitenza e riconoscenza, ho offerto (volentieri) a tutta la combriccola, una bevuta in quel di Massaciuccoli durante l’interessante scorribanda su strada della domenica mattina. Poi nuovamente a tavola assieme a mogli, amiche ed amici vecchi e nuovi, poi le prime partenze, i saluti e gli abbracci per tutti ed il rientro a casa. Grazie a Claudio a suo fratello ai cuochi vegetariani e non, a Franco ed a Paolo ed alla moglie del PoderosaXT ed alla sua amica ed ancora grazie al fornitore del prosciutto e (per dirla alla straniera) al Team tutto, che ha organizzato con cura ed intelligenza la MOTOGELATA 2009. Grazie a Pisolo ed a Pisolino, al Buba a Leopoldo a Grunf a Paolopabli a Paolo a Franco a Matteo al Gatto e all’Alfredo a “Milano” e Margherita ed a tutti gli altri dei quali non ricordo il nome, per l’accoglienza, la pazienza e l’affetto dimostratomi. Un abbraccio a tutti voi dalla Vecchia Arteria Galoppante (alias pierdome)