1° MOTOSBORNISOTTO

24 Aprile 2004 524 views
1° MOTOSBORNISOTTO - FIORENZUOLA D'ARDA

24-25 APRILE 2004.

I”Sbornisotto: dal piacentino sburnisòt. Indica un convivio opulento con abbondanti libagioni e conseguente gozzoviglia.” Comincia così l’invito del 1° Motosbornisotto, il mini raduno del 24 – 25 Aprile 2004 a Fiorenzuola d’Arda (PC). L’idea nasce dalla voglia di portare a casa mia qualche XT500 e di coniugare moto e compagnia allegra, possibilmente con le gambe sotto al tavolo. Con la collaborazione dei miei amici di sempre, tutti motociclisti che condividono le mie stesse passioni, l’organizzazione si dimostra più semplice del previsto. Bastano poche sere per preparare un programma di massima e scegliere il logo dell’ evento: un boccale di birra schiumante con una ruota tassellata per manico e lo scudetto del Motoclub. Naturalmente la regina è l’ XT500, ma sono benvenute anche le moto degli amici che accompagnano. Vietatissimi gli scooteroni, il Motosbornisotto tollera gli astemi ma è ultra razzista verso i bidet a due ruote. 

SABATO 24 APRILE Il ritrovo è fissato per le 13:30 all’ Albergo-Ristorante “Mathis” per il ristoro d’ accoglienza, ma già intorno alle 11:30 arrivano i primi. Sono Eros Ercoli da Legnano (MI) e Enrico Bilancioni da Fano (PS) che trasporta l’ amico Tommaso “lampadina” con tanto di chitarra a tracolla. Una scena molto freak che ricorda vagamente Easy Rider. Dopo i saluti e le presentazioni attacchiamo con la prima birra. Eros racconta che ha fatto le vacanze in moto in Inghilterra e la sua XT mostra fiera l’ adesivo dell’ Ace Cafè di Londra, ritrovo storico dei rockers. Il terzo socio ad arrivare è Alberto Marzi di Monza, il Mickey Rourke della Brianza. Altri saluti e presentazione e seconda birra. Dopo un po’ gli arrivi si fanno più frequenti: ecco Federico Giberti di Modena, poi è la volta di Alberto Gatti il fedelissimo che non ha mai saltato un raduno, Claude Gebhart e consorte da Valeggio sul Mincio (VR) con una bellissima ’76. Ad ogni nuovo partecipante un altro brindisi. Quando giunge Alex Zobel di Pisa (coi suoi baffoni non omologati) le birre non si contano più. Si sta bene, tra facce vecchie e nuove sembra di conoscersi da sempre. Mentre si mangia e si ride ecco una visita inaspettata quanto gradita: Leonardo Tassi da Ferrara, il più casinista dei primi raduni. Chi l’avrebbe detto, ormai sembrava un desaparecido visto che si era persa ogni traccia. E’ con la moglie Laura che lo accompagna su un bel maggiolone cabrio. E’ una bella giornata di sole, la degna cornice per moto così importanti e persone così allegre. 
Ad ogni brindisi un urlo si leva alto nel cielo: KICKSTARTER POWER! 

Ridendo e scherzando è arrivata l’ora per il tour pomeridiano. Ruttino e tutti in sella, si parte. La destinazione è il borgo medievale di Vigoleno. Ad ogni partecipante è stata consegnata la mappa del giro per non perdersi (dopo un po’ di birre può succedere). Vedere il gruppo che si arrampica sulle strade in collina fa veramente piacere. Chiudono la fila Leo & Laura sul loro maggiolone. A Vigoleno parcheggiamo. Birretta, foto di gruppo e visita al borgo. Nessuno ha fretta, si passeggia, si chiacchiera e si fanno foto. Le XT500 sono sempre un’attrazione per i passanti buongustai, che si fermano ad osservare queste moto dallo stile retrò con avviamento a pedale. Ritorniamo in sella e raggiungiamo Castell’Arquato, altro borgo medievale. Saliamo sulla rocca e ci stravacchiamo sulla scalinata per goderci la piazza e sorseggiare la birra delle cinque (visto che per il the fa troppo caldo). Sono tutti contenti e soddisfatti, il Motosbornisotto sembra piacere. Ritorniamo a Fiorenzuola al Mathis per l’aperitivo. Ci ha raggiunto il socio Simone Gasparetto di Fidenza con la morosa. Il gruppo è ancor più affiatato e ben lieto di ribrindare con un altro giro di birra: RIKICKSTARTER POWER! 


Ora siamo pronti per accomodarci a tavola. La cena prevede un menù esclusivamente piacentino, quindi la birra è bandita. Ci rifacciamo il palato con gli antipasti, accompagnati da un vino bianco Ortrugo. Primi e secondi sono abbinati al Gutturnio, un rosso ottenuto da uve Barbera e Bonarda. I brindisi si sprecano, la serata promette bene. Finita la cena l’ora è tarda. Qualcuno va a letto, ma qualche irriducibile non vuole mollare. Ci si sposta da Imo, il mio barista di fiducia che è proprio qui vicino al Mathis. Usciamo e dopo qualche metro siamo ancora seduti con davanti una birra. L’amico Gianca (staff sbornisotto), Enrico, Tommaso “lampadina”, Eros, Alberto (il Mickey Rourke della Brianza) e Alex coi suoi baffoni non omologati. Morale: si va a letto e l’orologio fa le cinque, ma non è l’ora del the. 

DOMENICA 25 APRILE Il programma prevede colazione agricola a base di salumi, formaggi e vino rosso dopodiché giro soft in fuoristrada. Ma i bagordi del sabato da leoni ha lasciato il segno e la sveglia è intorno alle 11. Ormai non c’è tempo per il giro in fuoristrada, ma nessuno è dispiaciuto. Con molta calma si fa la colazione, che sconfina nell’aperitivo. E’ un’altra giornata di sole e insieme si sta meglio di ieri. Il programma è saltato e c’è spazio solo per l’improvvisazione. Sono passate le 12 quando l’amico Gianca decide: “Tutti a casa mia a Pellegrino Parmense.” Recuperati in ristorante pane, pasta e salami partiamo. Raggiungere Pellegrino per la via più diretta è troppo facile, quindi strada panoramica passando per Besozzola e sosta al bar. Birra e dopo il ruttino piano piano arriviamo a Pellegrino a casa dell’amico Gianca. Ci sediamo attorno al tavolone da osteria e dopo poco ci viene servita una pastasciutta fumante. Il brindisi d’obbligo è per l’ospitalità dell’amico Gianca che ha offerto il vitto. L’atmosfera è davvero familiare e finito il pranzo ci mettiamo davanti alla televisione per vedere la videocassetta dell’Elefantentreffen. Terminata la visione è tardo pomeriggio e a malincuore dobbiamo salutarci e lasciarci, anche se nessuno ha voglia. Un fine settimana splendido. 


CONCLUDENDO Sulla definizione ho barato. In realtà sburnisòt è una merenda un po’ alcolica, ma senza gozzoviglia. Per rendere l’evento allettante e attirare gente ho esagerato sul significato. Una bugia a fin di bene. Motosbornisotto riuscitissimo, oltre le più rosee aspettative. Merito soprattutto dei partecipanti, persone semplici che hanno capito perfettamente lo spirito della manifestazione. 
Arrivederci nel 2005.

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